La legge italiana consente a qualsiasi medico abilitato e iscritto all’Ordine di prescrivere preparati a base di cannabis per uso terapeutico. In Campania, a regolare l'accesso e la rimborsabilità della cannabis terapeutica è il Decreto Regionale n.158 del 12 giugno 2019. Questo ribadisce che possono redigere prescrizioni di cannabis medica sia i medici specialisti del Servizio Sanitario Regionale (SSR), sia i medici di medicina generale (MMG) e i pediatri di libera scelta (PLS).
Detto ciò, non tutti i professionisti sanitari hanno esperienza o familiarità con le terapie cannabinoidi e alcuni possono essere ancora scettici, spesso per pregiudizio o mancata formazione specifica. È quindi consigliabile rivolgersi a un medico esperto in cannabinoidi, ovvero specializzato nell’uso terapeutico della cannabis, con esperienza nella gestione di questi trattamenti.
Per quali patologie può essere prescritta
La cannabis ad uso medico viene impiegata solo in presenza di specifiche condizioni cliniche, in genere dopo che le terapie convenzionali si sono dimostrate insufficienti a controllare i sintomi. Le linee guida del Ministero della Salute (Decreto 9/11/2015) elencano alcune indicazioni principali in cui è consentito l’uso di cannabinoidi a scopo terapeutico. Tra queste rientrano:
- Patologie con spasticità e dolore (es. sclerosi multipla) – come trattamento analgesico aggiuntivo quando i farmaci tradizionali non hanno dato risultati adeguati
- Dolore cronico (neuropatico o resistente) – nei casi in cui antinfiammatori, cortisonici o oppioidi non abbiano ottenuto un controllo efficace del dolore
- Nausea e vomito da chemioterapia o altre terapie (es. in corso di tumore o HIV) – per effetto antiemetico laddove i farmaci anti-nausea classici non funzionano
- Cachessia, perdita di appetito (in pazienti oncologici, con AIDS o anoressia nervosa) – per effetto stimolante dell’appetito quando i trattamenti standard non bastano a contrastare l’anoressia
- Glaucoma refrattario – per sfruttare l’effetto ipotensivo oculare della cannabis in caso di glaucoma resistente alle terapie convenzionali
- Sindrome di Gilles de la Tourette – per ridurre i movimenti involontari (tic motori e vocali) nei pazienti con Tourette, in aggiunta ai trattamenti disponibili
Oltre alle indicazioni ufficiali sopra elencate, la normativa italiana permette di prescrivere cannabis medica anche per altre patologie, al di fuori di quelle indicate dal Ministero, purché vi siano evidenze scientifiche accreditate a supporto dell’efficacia e qualora le terapie convenzionali si siano rivelate inefficaci. In altre parole, il medico – attenendosi alla cosiddetta Legge Di Bella (Legge n. 94/1998) – può impiegare la cannabis off-label in singoli casi, secondo scienza e coscienza, se lo ritiene necessario per il paziente.
Questa flessibilità normativa garantisce la possibilità di accesso al trattamento con cannabinoidi anche per condizioni non incluse nelle linee guida ministeriali, purché vi sia un razionale clinico e documentazione scientifica a supporto.
Medici che prescrivono cannabis in Campania
Il Centro Mediterranea Diagnostica di Castellammare, affiliato al network CLINN, è un importante punto di riferimento per la prescrizione di cannabis terapeutica in Campania. Si tratta del primo centro nella regione ad offrire un percorso completo di trattamento con cannabinoidi, supportando i pazienti dalla prescrizione medica fino alla gestione prolungata della terapia. Presso il centro Me.Di. opera un team multidisciplinare di specialisti esperti, che segue il paziente in tutte le fasi: dalla valutazione personalizzata della patologia e dell’anamnesi, alla prescrizione del preparato a base di cannabis più appropriato (nel rispetto di tutte le normative vigenti), fino al monitoraggio continuo dell’andamento clinico per ottimizzare la terapia e garantire la massima efficacia.
Viene fornito anche supporto pratico al paziente, ad esempio nell’acquisto e utilizzo corretto del medicinale, così da favorirne una assunzione appropriata. Inoltre, per rendere il servizio più accessibile sul territorio, il centro offre la possibilità di consulti in telemedicina: molti controlli di follow-up (quando non è indispensabile la visita in presenza) possono essere effettuati da remoto, permettendo anche ai pazienti lontani di ricevere assistenza specialistica senza spostarsi da casa. Questo approccio integrato facilita la continuità terapeutica e la tempestività degli aggiustamenti, elementi chiave per il successo della terapia con cannabinoidi.